L’editoriale di agosto
Dalla nostra rivista, il messaggio mensile del Presidente Provinciale
Superbouns 110%: una irripetibile occasione di rilancio per tutta la Nazione.
Il Superbonus al 110% è probabilmente lo strumento più efficace tra quelli studiati dal Governo Conte per rimettere in moto l’economia dopo il trauma del lockdown da Covid-19.
Per quei pochi che ancora non lo conoscessero, ricordo che il cosiddetto Superbonus è un’agevolazione fiscale che permette di detrarre dalle imposte il 110% delle spese sostenute per il rinnovamento energetico degli edifici o per l’adeguamento sismico degli stessi. In pratica lo Stato rimborsa più di quanto si spende.
L’obiettivo del Governo con questo incentivo senza precedenti è molto chiaro: spingere i consumi in tempi rapidi e far ripartire con slancio l’intera filiera delle costruzioni, forse il settore che più di altri può offrire una rapida ripresa in termini sia di investimenti che di occupazione. Sia a livello nazionale che europeo è ormai noto l’effetto moltiplicatore degli investimenti in edilizia: un miliardo investito nel settore genera sul sistema economico una ricaduta complessiva almeno tre volte superiore come effetti diretti e indiretti. Non solo: quella dell’edilizia è forse una delle filiere in cui la catena del valore è per oltre il 90% italiana.
Questo ci ha ribadito il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Onorevole Fraccaro, padre del provvedimento Superbonus 110%, venuto in visita all’Associazione Artigiani a Trento pochi giorni fa, per spiegarci nei dettagli la genesi e la ratio di questo enorme investimento da cui l’Italia intera dovrà trarre vantaggio.
La filiera dell’edilizia d’altronde è centrale nei numeri anche per tutto il mondo dell’artigianato, per questo motivo siamo ansiosi di capire se questa misura saprà dare i risultati che tutti auspichiamo.
Al netto di alcune lungaggini tecniche nella fase di avvio – peraltro comprensibili, vista l’eccezionalità del provvedimento – le premesse sono positive e l’attenzione del mercato è davvero molto alta, come ci confermano i rappresentanti delle categorie coinvolte. Intuitivamente il superbonus viene subito percepito come l’opportunità di fare “gratis” i lavori in casa o nel condominio. Ma è quantomai necessario che i cittadini, le imprese e i professionisti siano messi in condizioni di utilizzarlo, conoscano bene i requisiti per accedervi, per quali tipi di intervento è possibile usufruirne, come funziona il meccanismo dello sconto in fattura o la cessione del credito di imposta, quali rischi comporta l’operazione e a cosa si deve prestare attenzione.
Proprio su questo aspetto dello sconto in fattura, contro cui ci siamo aspramente battuti in tutte le sedi meno di un anno fa, voglio fare questa precisazione: lo sconto riproposto nel 2020 è radicalmente diverso da quello presentato nel 2019 per due motivi fondamentali.
In primo luogo, con questa misura introdotta nel Decreto Rilancio, i contribuenti, a fronte della cessione della detrazione fiscale, riceveranno da parte dell’impresa uno sconto in fattura pari al 100% del costo degli interventi oggetto dell’agevolazione. Il meccanismo così pensato può permettere al cittadino di realizzare gli interventi senza mettere mano al portafogli.
In secondo luogo, il credito d’imposta generato può essere ceduto per un numero di volte illimitato e soprattutto può essere ceduto anche agli istituti di credito. Il coinvolgimento delle banche è la novità tecnica più rilevante: determinante sarà la loro capacità di valorizzare il credito fiscale ceduto loro da imprese o cittadini, in tempi rapidi e con procedure semplici. I vari confronti che abbiamo avuto con rappresentanti del credito, sia in ambito territoriale e sia con Istituti di livello nazionale, ci lasciano fiduciosi.
Un’ultima riflessione riguarda la capacità delle imprese di cogliere nel minor tempo possibile questa enorme opportunità. Non nutriamo alcun dubbio su competenza e professionalità delle nostre categorie più direttamente coinvolte come gli edili, i “cappottisti”, i termoidraulici, ma è importante prender coscienza che questa partita del Superbonus, vista la complessità dei cantieri in ballo e gli aspetti finanziari da valutare con attenzione, in molti casi imporrà di fare squadra tra imprese della filiera oltre che con progettisti affidabili.
Nella maggior parte dei casi gli interventi oggetto del Superbonus riguarderanno edifici condominiali e la complessità degli interventi richiederà che all’amministratore del condominio si presenti un unico interlocutore in rappresentanza di più imprese, in grado di dare un prodotto chiavi in mano e di gestire completamente il cantiere. Unico interlocutore che è richiesto anche dagli Istituti di credito per quanto riguarda la cessione del credito.
I tempi per organizzarsi sono stretti, infatti la misura approvata si chiude a fine 2021, e la capacità di collaborare in modo formalizzato non è certo una qualità di noi artigiani.
Prendiamo per buona la precisazione dell’Onorevole Fraccaro che, davanti alla nostra Giunta, ha affermato che si batterà affinché questa misura possa proseguire anche nel 2022 e le risorse in arrivo dall’Europa fanno ben sperare.
Staremo a vedere, noi da parte nostra dobbiamo fare tutto il possibile per ritagliarci lo spazio e il lavoro, che il mercato e le dimensioni delle nostre imprese ci permetterà di affrontare.