Stati maggiori dell’edilizia all’Associazione Artigiani
Dal 2007 ad oggi le ditte artigiane attive nel ramo dell’edilizia sono diminuite del 29 percento (1908 nel 2007, 1358 oggi), i lavoratori sono passati dagli 8.282 agli attuali 5.122 (meno 38 percento) e le ore lavorate sono calate del 42% (da 17.246.404 a 9.930.381). Spinti da questa situazione lo scorso 18 marzo i vertici dell’Associazione Artigiani, di Ance Confindustria e Cooperazione-Cla (Consorzio Lavoro Ambiente) hanno incontrato l’assessore provinciale all’urbanistica Carlo Daldoss presso la sede di via Brennero. Con il referente della giunta provinciale si sono confrontati Roberto De Laurentis, presidente dell’Associazione Artigiani, Aldo Montibeller numero due del comparto edili dell’associazione, Giulio Misconel, presidente di Ance Confindustria e Renzo Cescato, presidente Cla. Al centro dell’attenzione soprattutto il futuro di quegli 82 milioni di euro, originariamente destinati ad opere pubbliche, che la Provincia ha deciso di bloccare lo scorso 23 febbraio.
In tal senso l’assessore ha tranquillizzato tutti spiegando che “il 30 percento della cifra in questione sarà messo a budget e quindi a disposizione delle nuove amministrazioni comunali che saranno elette il prossimo 10 maggio, mentre il restante 70 percento sarà destinato alle Comunità di Valle con l’obbligo di reinvestire il tutto nel settore delle costruzioni”. L’intera somma sarà dunque destinata al settore economico che più sta soffrendo la crisi. L’assessore non ha fatto facili promesse ma evidenziato come “il futuro sarà nella ristrutturazione” e contestualmente ha invitato gli attori presenti al tavolo a far pervenire il numero maggiore di proposte costruttive nel futuro prossimo per poter così provare a cambiare insieme questa pericolosa inerzia negativa. Montibeller ha sottolineato come “ si potrebbe iniziare dalla promozione di politiche straordinarie per l’acquisto e il recupero del patrimonio abitativo esistente, senza vincoli di reddito (svincolate quindi da Icef dato che questo indicatore penalizza spesso chi ha risparmiato).